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MONDO

venerdì 20 agosto 2021





XXI DOMENICA T.O.

"Signore, da chi andremo?": il Vangelo di don Gaetano Zaralli



di Dagli scritti di Gaetano Zaralli

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Gv 6, 57-69

 

TESTO

Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao. Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».

Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

 

COMMENTO

Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: “Questa parola è dura; chi può ascoltarla?”.

 

I galilei avevano riposto in Gesù molte speranze: erano stanchi di subire umiliazioni da parte dell’imperialismo romano e sognavano un’insurrezione politica di carattere popolare. Da Gesù viene un rifiuto totale che ha l’effetto di una doccia fredda. Alle intenzioni bellicose di tanti suoi discepoli, Gesù risponde con l’umiltà dell’incarnazione, con la vergogna della croce e con il discorso sull’eucaristia… Da parte dei nazareni ora è crisi totale.

 

“Questo vi scandalizza?…  È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla…”.

 

Costituire un potere per abbatterne un altro è la logica dei guerrafondai. Il rifiuto di questa logica da parte di Gesù provoca scandalo. Se per carne si intende il traffico degli interessi materiali e la ricerca della forza che rende schiavo chi è libero, non possono esserci fraintendimenti, il messaggio di Gesù è chiaro: è giusto che si esalti e si prediliga lo Spirito, quello che dà la vita.

Si ha una strana sensazione quando si insiste nei discorsi sulla esigenza di riportare la pace nel mondo e di trovare tra i popoli la cooperazione necessaria, perché tutti siano portatori di giustizia. Sembra che quelle parole scivolino sulle folle come litanie che non provocano cambiamento, perché consunte, perché non sostenute dallo “scandalo” di una testimonianza fortemente evangelica.  Una Chiesa che non scandalizza in tal senso cessa di essere profetica.

 

“Ma vi sono alcuni tra voi che non credono”.

 

La paura di scandalizzare è segno di poca fede. Quando capita di essere motivo di scandalo, si valuti con serenità la propria posizione e, se da un esame attento risulta che lo scandalo è frutto di un comportamento che stride con le noiose consuetudini, si cerchi di non cadere in depressione, ma di accettare con animo francescano le eventuali percosse. 

 

“Forse anche voi volete andarvene?”.

 

Gesù, quando nel gruppo qualcuno la pensa diversamente, non usa l’arma della “scomunica” …  I singoli decidano liberamente di restare, nonostante le contraddizioni in cui vivono, o di andarsene, se il messaggio proposto non li coinvolge più di tanto. Giuda ebbe la libertà di restare nel gruppo, nonostante le sue malvagie intenzioni… poi, però, si impiccò. Pietro, non più santo di Giuda, ebbe a dire: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.”… e per questo fu fatto Papa, nonostante avesse rinnegato per tre volte il Maestro.

 

 

















































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